Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,
eccoci finalmente alla recensione - come sempre a sei mani - delle Lizzies, dell'ultimo spinoff letto nel 2012 ispirato a Pride and Prejudice, firmato dall'americana Beth Pattillo, Mr Darcy broke my heart. Da un libro relativamente breve non ci aspettavamo una trama che vede in gioco alcuni elementi nuovi che hanno concorso a confutare ogni pregiudizio su una trama scontata. Ne è emersa una lettura piacevole che ha sollevato ipotesi su argomenti finora ignorati dai derivati austeniani. Come sempre la scheda del libro, la recensione/chiaccherata delle Lizzies, i link utili e spazio alle vostre domande e ai vostri commenti!
Buona lettura e ancora Buon Anno a tutti voi! ^_^
SCHEDA LIBRO
Autore: Beth PattilloTitolo: Mr Darcy Broke my Heart (Mr Darcy mi ha spezzato il cuore)
Casa Editrice: Ideals Publishing Corporation
Pagine: 264
Data Pubblicazione: febbraio 2010
Sinossi:
Claire Prescott è una donna equilibrata che crede nei fatti e nelle
cifre, non nelle favole. Ma quando accetta di presentare un saggio a un
simposio estivo a Oxford per conto della sorella ammalata, Claire si
trova scagliata in un'avventura con un branco di fanatiche di Jane
Autsten alla ricerca del proprio Mr Darcy. Al contrario, Claire non
cerca il suo Mr Chiunque. Frequenta Neil, un fanatico sportivo, un
ragazzo per bene, forse un po' noncurante. Quando uno sconosciuto alto,
bruno e affascinante incrocerà il suo percorso, forse che la compassata
Claire scoprirà improvvisamente l'eroina romantica che è dentro di lei?
L'incontro fortuito con una donna misteriosa che afferma di possedere
una versione precedente di Orgoglio e Pregiudizio - in cui Lizzie
finisce con qualcuno ben diverso da Fitzwilliam Darcy - porta a una
stupefacente scoperta riguardo alla personale battaglia della venerata
autrice per trovare l'eroe giusto per Lizzie Bennet. L'inatteso arrivo
di Neil a Oxford complica la ricerca di Claire del suo protagonista
romantico. Questo libro è la storia di una donna che scopre che l'amore
non ha niente a che vedere con la logica e che un vero eroe può
comparire dove e quando meno lo si aspetta.
Vi ricordiamo che le Lizzies scrivono con caratteri e colori diversi:
LizzyGee scrive in Georgia e in verde
LizzyP scrive in Helvetica e in blu
LizzyS scrive in Verdana e in violetto
LizzyGee scrive in Georgia e in verde
LizzyP scrive in Helvetica e in blu
LizzyS scrive in Verdana e in violetto
Buona lettura!!!
RECENSIONE delle LIZZIES
LizzyGee: Non siamo tutte Elizabeth Bennet
LizzyP:First Impress... Persuasion
LizzyS: First impressions & Second attachment
LizzyP:
LizzyS: First impressions & Second attachment
L'improvvisa morte dei
genitori, ha fatto di Claire Prescott quello che è, una vera maniaca
del controllo; dal giorno di quel tragico evento, il senso di
responsabilità e l'istinto di protezione verso la sorella minore
Missy hanno assorbito completamente la vita di Claire, lasciando in
sospeso ogni cosa la riguardasse personalmente, convogliando tutte
le sue energie in un costante supporto a quel che resta della
famiglia, così interamente immersa nel tenere in piedi le vite
altrui ― compresa quella del fidanzato Neal ― da dimenticare se
stessa. Con questo già si spiega il titolo che ho dato alla mia parte di recensione: non siamo tutte Elizabeth Bennet. Avrete chiaramente capito che Claire è una novella Anne Elliot! L'istinto di protezione nei confronti di sua sorella e di tutta la sua famiglia, il grande senso di responsabilità l'hanno persuasa a fare delle scelte e a sacrificare la sua vita per il bene (o quel che lei crede sia il bene) degli altri. Non è dunque detto che Mr Darcy vada bene per lei, forse dovrebbe cercare il suo Captain Wentworth!
Così, quando Missy le
chiede l'ennesimo favore – partecipare in sua vece ad una
conferenza su “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen –
Claire, sciolto l'unico dubbio intorno alla propria inesistente
preparazione sull'argomento, si convince facilmente a risparmiare
alla sorella, reduce dal recente parto, il viaggio da Kansas City ad
Oxford. Non immagina per un solo istante che la sua vita stia per
cambiare...
Ammetto che a questo punto ero un po' sconfortata. Mentre leggevo, mi sembrava di avere un déjà vu libresco perché questa vicenda mi ha fatto subito venire in mente qualcosa di simile, molto simile, Austenland: esattamente come in questo romanzo, anche lì una parente della protagonista forza il destino e la costringe ad avere a che fare in modo molto diretto con Jane Austen. La differenza che mi ha spinto a continuare a leggere è stata la maggiore consistenza della narrazione. Che fin da subito suscita curiosità. Sai che non avevo pensato a questa tua considerazione, LizzyS? Comunque Claire è più solida e seria rispetto a Jane Hayes, che, ti ricordo, era ossessionata da Colin Firth con la camicia bagnata. Claire invece sembra decisamente poco interessata agli aspetti steamy (di recente evoluzione) di Pride and Prejudice, sebbene neanche lei sia una Lizzie, esattamente come non lo era Jane Hayes!
Keri Russell e Bret McKenzie in una scena di Austenland (2013) |
Giunta sul suolo inglese,
l'affascinante background di Oxford, il paesaggio ed il tempo (!)
così diversi, sono già cambiamenti decisivi nella quotidianità di
Claire, ma l'entrata in scena di James Beaufort – intrigante
editore fra i partecipanti al seminario – incrina definitivamente
la pelle di cristallo dentro la quale aveva vissuto protetta fino a
quel momento.
James è così diverso da
Neil: brillante, sicuro di sé, elegante, soprattutto, sembra
interessato a ciò che Claire ha da dire, dettagli sufficienti a
farne una tentazione irresistibile, esattamente come Mr Darcy. Ma
Claire non è una fanatica come la sorella, conosce così poco dei
romanzi della Austen da essere costretta a rileggersi Orgoglio e
Pregiudizio per rafforzare il proprio ruolo nella presentazione... Mr
Darcy, per lei, non è un tallone d'Achille.
Attenzione, però, perché James Beaufort sembra Mr Darcy, per il suo modo di entrare in scena, la sua raffinatezza e la sua riservatezza, ma siamo certi che, in realtà, non si tratti di un Mr Wickham? Jane Austen ci ha insegnato a non fermarci alle prime impressioni; infatti ha smascherato Wickham, Willoughby, Churchill e via discorrendo, che pure, in principio, ci erano sembrati così credibili! Capisco cosa intendi, ma Lizzie ha sbagliato a valutare sia Mr Darcy che Wickham alla first impression! Nel caso di Claire, James rappresenta nell'immediato il termine di paragone con Neil, che somigli prima a Darcy e poi a Wickham poco importa, poiché la protagonista (come hai giustamente sottolineato) non è una Lizzie, ma una Anne!
Il primo scambio tra Claire e James tocca brevemente alcuni temi attuali, come il fanatismo per Mr. Darcy (soprattutto quello di stampo americano, che sconfina nella... tempesta ormonale), i pregiudizi su Jane Austen, lo sfruttamento commerciale del suo nome, e allo stesso tempo ci aiuta anche a conoscere meglio i due antagonisti e, una volta allargatosi il dibattito, anche gli altri personaggi.
Attenzione, però, perché James Beaufort sembra Mr Darcy, per il suo modo di entrare in scena, la sua raffinatezza e la sua riservatezza, ma siamo certi che, in realtà, non si tratti di un Mr Wickham? Jane Austen ci ha insegnato a non fermarci alle prime impressioni; infatti ha smascherato Wickham, Willoughby, Churchill e via discorrendo, che pure, in principio, ci erano sembrati così credibili! Capisco cosa intendi, ma Lizzie ha sbagliato a valutare sia Mr Darcy che Wickham alla first impression! Nel caso di Claire, James rappresenta nell'immediato il termine di paragone con Neil, che somigli prima a Darcy e poi a Wickham poco importa, poiché la protagonista (come hai giustamente sottolineato) non è una Lizzie, ma una Anne!
Il primo scambio tra Claire e James tocca brevemente alcuni temi attuali, come il fanatismo per Mr. Darcy (soprattutto quello di stampo americano, che sconfina nella... tempesta ormonale), i pregiudizi su Jane Austen, lo sfruttamento commerciale del suo nome, e allo stesso tempo ci aiuta anche a conoscere meglio i due antagonisti e, una volta allargatosi il dibattito, anche gli altri personaggi.
Immersa nei nuovi
pensieri, la conoscenza degli altri partecipanti al seminario non fa
che confermarle il carattere fanatico di un tale argomento; i
personaggi presenti sono esemplari dei diversi approcci alla
Austen e tra fans di Colin Firth e Matthew McFadyen, Martin Blakely emerge come un
serio studioso della materia, conquistandosi repentinamente la stima
di Claire.
Se una tale rosa di
elementi non bastasse a destabilizzare l'autocontrollo della
protagonista, ecco entrare in scena Harriet Dalrymple ed il suo
prezioso segreto.
Harriet è una simpatica e
loquace signora anziana che vive in un delizioso cottage (decisamente
un soggetto da cartolina o libro di favole!) [a me ha ricordato molto due personaggi di Emma, la mia amatissima Miss Bates e Harriet Smith, portate un po' alle estreme conseguenze, o forse semplicemente un loro mix, con qualche anno in più!] poco lontano da Oxford,
che incontra più o meno casualmente Claire durante una passeggiata,
introducendola nella propria casetta e nel segreto che custodisce.
Autodefinitasi una lontana cugina degli Austens, dopo pochi scambi in
confidenza, Harriet affida alle mani di Claire alcune carte
dall'aspetto antico, scritte in una grafia per lei irriconoscibile,
ma il cui contenuto le rammenta in modo inequivocabile l'incipit di
Orgoglio e Pregiudizio, lo
stupore le toglie la parole poiché si tratta – come le
conferma Harriet – del primo capitolo della prima perduta stesura di First
Impressions.
«It is a truth universally acknowledged that a single man in possession of a good fortune must be in want of a a wife. Therefore when a gentleman by the name of Bingley inquired as to letting the great house at Netherfield, the village of Meryton and its environs blossomed with expectation, for it had been many years since so interesting a development had occurred in that part of Hertfordshire.»
Riuscite
ad immaginare di avere tra le mani tale preziosissimo documento?!
Sebbene,
Claire sia dichiaratamente una neofita in fatto di Jane Austen, non
trascura la possibilità di trovarsi di fronte ad una scoperta
importantissima, destinata a cambiare la storia della Letteratura
inglese! Quello che non può verificare è l'autenticità della
bozza, il come ed il perché un'innocua signora della cui parentela
con l'autrice non si hanno conferme, possieda un tesoro del genere
fra le quattro mura del suo cottage e ne metta a conoscenza una
perfetta sconosciuta ― quale è Claire per lei ― senza apparente
motivo!
E chi diamine sono The Formidables?
The Formidables danno a questo romanzo quella giusta aura di mistero quasi da loggia massonica (è quello che ho pensato io! :D), da società segreta che si tramanda documenti e lettere da occultare di generazione in generazione: mi hanno fatto pensare a una versione edulcorata de Il codice Da Vinci, con quel pizzico di ironia che non guasta mai quando si parla di Jane Austen.E chi diamine sono The Formidables?
La Pattillo
ha messo in gioco due elementi trascinanti che conducono da soli la
trama: una protagonista inadatta al contesto, ma proprio per
questo interessante per l'interazione col tutto; ed un
co-protagonista capace da solo di attirare il pubblico austeniano,
intendo il manoscritto della prima stesura di Pride and prejudice,
ovviamente!
Riguardo alla prima stesura di First Impressions devo dire che non mi sembrava assolutamente di leggere Jane Austen: credo che l'impresa di creare un manoscritto che suonasse autentico fosse troppo al di sopra delle possibilità della Pattillo. Il risultato ― anche se si trattava di pochi capitoli, con diversi buchi e lacune ― sembrava equivalere a un romance di basso livello. La trama di First Impressions (della Pattillo), totalmente diversa da quella di Pride and Prejudice, mi ha fatto pensare, per alcune caratteristiche in comune, a Jane Eyre. Del resto rivela una passionalità e un romanticismo che proprio la Brontë rimproverava alla Austen di non possedere.Zelah Clarke e Timothy Dalton in Jane Eyre 1983 |
La Pattillo potrebbe giustificarsi dicendo che si trattava di uno scritto giovanile, di molto precedente alla stesura definitiva di Pride and Prejudice, se non fosse che la Austen in gioventù era ancora più ironica e poco propensa alle romanticherie che nella maturità, in cui aveva potuto affinare le sue doti e ricoprire di zucchero le sue staffilate. Infatti, in principio, non credevo che il manoscritto fosse un originale, ma che magari lo avesse scritto la stessa Harriet ― che non appariva affatto demente come voleva far credere sua figlia!
Il mistero delle pagine ritrovate, il fascino di un moderno Mr Darcy, s'intrecciano alla vita di Claire scompigliandone ogni ordine apparente, certezza o sentimento che sia; Neil ad un tratto è così lontano, fisicamente e mentalmente, Missy è una voce oltreoceano che sembra non aver già più bisogno di lei... d'improvviso, Claire si ritrova sola con se stessa, incredula di fronte alla vacuità della propria esistenza, vuota ed inutile ora che è priva del ruolo che ha sempre interpretato. E in questo, ancora una volta, mi sembra di vedere proprio Anne Elliot ― pensate a come si sente Anne dopo l'incidente di Louisa Musgrove a Lyme Regis, quando viene rispedita ad Uppercross prima e da Lady Russell, poi ― e non Elizabeth Bennet!
Sally Hawkins in Persuasion 2007 |
L'autrice,
intelligentemente, disegna la quarta dimensione della protagonista,
quella del cambiamento, della conoscenza di sé, tema egualmente caro
(come ben sappiamo) a Jane Austen, arricchendo una trama già
insolita dello spessore fra ragione e sentimento sufficiente a
trasformare il personaggio principale, sebbene quest'azione si
diluisca in pochi passi, forse troppo repentini, com'è d'abitudine
nello scrivere attuale.
Ci sono molti elementi interessanti e originali, raccontati bene ma, come giustamente dici tu LizzyP, troppo velocemente - tanto che alla fine mi sono chiesta se non ci fosse troppa carne al fuoco. Inoltre, non sono riuscita a cogliere il nesso con il titolo perché Mr. Darcy quasi non c'è e il fulcro della trama è altro. Anzi, addirittura ho l'impressione che l'autrice voglia metterci in guardia dal volerlo trovare a tutti i costi, per di più rispondente ad un'immagine aderente alla fantasia piuttosto che al personaggio austeniano...Ma no, LizzyS, la Pattillo conferma semplicemente quel che sostengo io: forse Mr Darcy esiste, forse Claire lo ha incontrato, ma non va bene per lei!
Uno
spinoff moderno breve, ma dalle buone prerogative, contiene
elementi nuovi o, comunque, accostati in modo innovativo, diversi
quesiti da risolvere, ipotesi da prendere in considerazione (come il
contenuto della prima stesura di P&P), stati d'animo da ponderare
ed infine, una particolare riflessione sulla figura più ambita tra i
personaggi austeniani e la sua identità... sotto quali spoglie si
nasconde veramente Mr Darcy? Secondo me in questo romanzo c'è solo un Mr Darcy fasullo, ma ― ripeto ― Claire non ha bisogno di cercare il suo Mr Darcy, bensì il suo Capitano Wentworth!
Considerazioni finali delle Lizzies
Mr Darcy Broke my Heart è un romanzo molto scorrevole e originale, che vi farà passare delle ore molto spensierate (o le acque, come direbbe LizzyS), consigliatissimo per la pubblicazione in italiano. Ah, se solo le case editrici si decidessero a tradurre un po' più Austen Inspired Novels nella nostra lingua, come saremmo tutti più felici, a partire dai lettori del nostro salotto!
Lo consigliamo a chi ama Persuasione anche più di Orgoglio e pregiudizio!
Lo consigliamo a chi ama Persuasione anche più di Orgoglio e pregiudizio!
Link Utili
☞ Presentazione Gruppo di Lettura☞ Prima Tappa
☞ Seconda Tappa
☞ Terza Tappa
☞ Segnalibro di LizzyP
☞ Beth Pattillo in Galleria Ritratti
☞ Recensione di The Sweetgum Ladies Knit For Love
Nella serie degli spinoff/prequel/sequel etc. questo mi mancava..è una fatica star dietro a tutti quelli in uscita! Col bicentenario di O&P si stanno scatenando? :)
RispondiEliminaIo sto finendo il primo libro della trilogia della Aidan, dopo aver letto quelli della Bebris.. sto per acquistare Mr. Darcy's Diary e Happily ever after..stanno per uscire Morte a Pemberley e la biografia italiana di Jane Austen..e ora devo aggiungere questo all'elenco :))
No, Eleonora: sono anni ormai che si stanno scatenando: questo risale al febbraio 2010.
EliminaHai fatto delle ottime scelte e se leggi in inglese - come credo di capire, visto che stai acquistando libri che esistono solo in quella lingua - potrai trovare altri spunti qui su Old Friends & New Fancies (a proposito: lo sai che noi traiamo il nostro nome dal primo sequel della storia, datato 1913, vero?)
Ma già ti rivelo che io, che parto avvantaggiata, essendo forse una delle italiane che hanno letto più derivati austeniani in assoluto, dispero di poterli leggere tutti, che dico, di riuscire a catalogarli tutti! :)