mercoledì 7 dicembre 2011

Riguardo a questa faccenda dell’avvelenamento...


Carissimi lettori,
nelle scorse settimane ha fatto sensazione una serie di articoli che parlavano di nuove scoperte riguardo alle cause della morte di Jane Austen, avvenuta a Winchester il 18 Luglio 1817.

In seguito all’uscita del libro di Lindsay Ashford, The Mysterious Death of Miss Austen (La misteriosa morte di Jane Austen), tutti, perfino le testate giornalistiche più importanti, hanno data per certa questa notizia, che voleva essere soltanto un’ipotesi formulata dalla Ashford in un’opera che è comunque fiction. Naturalmente Lindsay Ashford ringrazia sentitamente per tutta la pubblicità ricevuta. Sicuramente il suo è un libro molto interessante, e noi Lizzies speriamo di poterlo leggere al più presto, però, sulle prime, abbiamo preferito non dare evidenza ad una notizia che, se anche verosimile, non era provata. Finché, il 5 di Dicembre, non abbiamo trovato sul web un meraviglioso e frizzantissimo articolo di Austenblog, scritto da Mags, che esprimeva esattamente quelli che erano i nostri pensieri.  Le abbiamo chiesto di poterlo tradurre per i lettori di lingua italiana, e dunque, eccovi questo arguto articolo.

Allora, riguardo a questa faccenda dell’avvelenamento…

Frotte di Vigili Janeites (inclusi alcuni vecchi amici che ultimamente sono stati tranquilli, esattamente come ha fatto l’Editrice), ci hanno fatto sapere della serie infinita di articoli recenti nei quali Lindsay Ashford, che non a caso ha un nuovo romanzo (ovvero: fiction) chiamato The Mysterious Death of Miss Austen (La misteriosa morte di Miss Austen – che, a proposito, sembra davvero interessante), sta facendo un tour promozionale del libro, con il risultato di un ammasso di articoli di ‘news’ che si chiedono col fiato mozzo: JANE AUSTEN FU AVVELENATA? O, MIO DIO, QUALE SOCIOPATICO HA POTUTO AVVELENARE LA DOLCE, ZITELLESCA JANE AUSTEN? Si esagera, com’è nostra abitudine, ma non più di tanto. Il titolo sensazionalistico del Daily Fail ne è la prova. [Mags utilizza un gioco di parole, cambiando la lettera M della testata giornalistica Daily Mail – ovvero corrispondenza quotidiana – con la F – la testata si chiamerebbe in questo modo fallimento quotidiano. L’autrice si riferisce a questo articolo: "I'm convinced Jane Austen was poisoned by arsenic": A startling revelation by one of Britain's leading crime novelists (“Sono convinta che Jane Austen fu avvelenata dall’arsenico”: un’impressionante rivelazione da una delle più importanti scrittrici di gialli britanniche) NdT]
La ciocca di capelli di Jane Austen
L’affermazione della Ashford si basa sull’analisi effettuata qualche anno fa sulla ciocca di capelli che attualmente si trova a Chawton Cottage, con la conseguente scoperta che in essa c’erano tracce di arsenico. La Ashford dice che insieme ad un commento presente in una lettera della Austen, che diceva che la sua pelle si era schiarita, questo sta ad indicare che la Austen morì per avvelenamento da arsenico. A quanto pare uno dei sintomi dell’avvelenamento da arsenico è infatti lo scolorimento della pelle.  Questo è interessante, perché alcune donne, ai tempi della Austen, ingerivano piccole quantità di arsenico, o usavano lozioni per la pelle contenenti arsenico per mantenere la pelle bianca. La Ashford fa notare che alcune medicine del tempo contenevano arsenico, e che forse tali trattamenti, presi per un periodo di tempo troppo lungo, si sono accumulati e hanno avvelenato la Austen. La Ashford non ha neanche timore di ventilare l’idea (come, a quanto pare fa anche nel suo romanzo, ovvero nella finzione, ovvero – osiamo dire – La Storia Fabbricata) che se Jane Austen davvero morì per avvelenamento da arsenico, esso potrebbe esserle stato somministrato con intenzioni criminose premeditate.
La Cattedrale di Winchester in cui è sepolta Jane Austen
La tomba di Jane Austen
OK, forse è davvero successo. Forse Jane Austen si è curata con una medicina fasulla che conteneva veleno per ratti, che alla fine si è accumulata nel suo organismo e l’ha uccisa. Forse qualcuno di proposito l’ha avvelenata in un lungo arco di tempo. Abbiamo letto questo, ed abbiamo letto What Killed Jane Austen (Cosa ha ucciso Jane Austen), e tutto ciò che possiamo dire è “Forse”. Non potremo mai sapere con sicurezza cosa ha causato la morte di Jane (prima di esumarla lasciatevi dire che l’Editrice presiederà la folla di fiaccole e di picchetti che bloccheranno l’ingresso alla Cattedrale di Winchester. Nessuno sfuggirà alla nostra sorveglianza, Gentili Lettori). Malgrado possiamo simpatizzare con l’idea di risolvere un mistero che dura da 200 anni, che differenza farebbe? Renderebbe Jane meno morta di quanto è? Potrebbe farla tornare indietro nel tempo e donarle altri cinque, dieci, vent’anni, farle terminare Sanditon e scrivere un’altra dozzina di libri? No. Quindi ci sembra che le motivazioni dietro ciò siano nient’altro che vanterie, le troviamo di cattivo gusto, e consideriamo l’intera discussione irritante.
Targa commemorativa nella Cattedrale di Winchester
Detto questo, crediamo che il morbo di Addison sia una buona spiegazione come un’altra, soprattutto perché (secondo la nostra dichiaratamente non esaustiva ricerca), i periodi critici della malattia possono essere provocati da stress, e Jane aveva sofferto due grandi shock, che causarono un deterioramento della sua salute: il fallimento della banca di Henry Austen, ed il fallimento di suo zio Leigh-Perrot, che avrebbe dovuto provvedere nel suo testamento a risollevare le sorti economiche di sua sorella, Mrs Austen e della sua famiglia, ed invece aveva messo la sua intera proprietà sotto il controllo della sua avarissima moglie. (Inserite qui le vostre teorie cospiratorie su zia Norris). Inoltre, il morbo di Addison può causare decolorazione della pelle; come tutte le malattie autoimmunitarie, manifesta sintomi simili a quelli da lei descritti, ovvero meno dolore che affaticamento, e sembra avere un andamento ciclico: un peggioramento, poi sembrava avere un piccolo miglioramento, poi ancora peggio di prima, poi un po’ meglio, e così via. 
Ma è difficile entusiasmarsi riguardo a questo argomento.
Traduzione di Gabriella Parisi

Speriamo che abbiate gradito questo articolo, che esprime esattamente ciò che abbiamo pensato leggendo l’esplosione di news che ha invaso il web nelle scorse settimane.
Può anche darsi che, leggendo il libro di Lindsay Ashford, anche noi verremo convinti dalla sua teoria, visto che, come abbiamo letto dalle numerose recensioni, il libro è estremamente appassionante e le vicende sono molto ben ricostruite. Del resto, c'è stato addirittura chi, leggendo Il Codice Da Vinci di Dan Brown ha messo in discussione un testo sacro, dunque, non ci stupiremmo che qualcuno prenda in considerazione questa teoria.

Potete leggere l'articolo in lingua originale QUI 

Link Utili:

1 commento:

  1. Avevo letto di questo romanzo alcuni giorni fa, e beh, può essere interessante -anche se ad un certo punto mi sono venuti i brividi- ma bisogna prenderlo per quello che è, cioè, appunto, un romanzo. Sono d'accordissimo con l'articolo!
    A presto :)

    RispondiElimina

"È solo un romanzo...o, in breve, un'opera in cui i più grandi poteri della mente vengono esercitati, in cui la più profonda conoscenza della natura umana, la più felice delineazione della sua varietà, le più vivaci effusioni di arguzia e umorismo sono trasmesse al mondo nel miglior linguaggio possibile."

L'Abbazia di Northanger

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