È un vero onore per noi Lizzies poter ospitare nel nostro salotto Monica Fairview, l'autrice di uno dei più begli spin-off/sequel che abbiamo letto di recente, The Other Mr Darcy!
Dopo aver letto le nostre recensioni, Ms. Fairview ci ha gentilmente concesso questa magnifica intervista, che parla di lei e del libro che abbiamo letto, e che vi consigliamo vivamente di leggere, sperando che ci sia una Casa Editrice Italiana che lo traduca presto (come tutti gli altri libri della signora Fairview!)
Monica Fairview: Prima
di cominciare l'intervista, volevo dirvi quanto mi sia piaciuto leggere
le vostre recensioni di The Other Mr Darcy. Sono state davvero
intelligenti e penetranti, e ho ridacchiato spesso per ciò che dicevate,
perché avevate capito chiaramente ciò che pensavo mentre scrivevo il
libro! Avete portato alla luce cose che davvero pochissime persone avevano
notato, il che è fantastico!
1) Da dove è nata l'idea per scrivere
The Other Mr Darcy?
M.F.: L'ho scritto perché sentivo di voler presentare
il punto di vista di Caroline Bingley.
Credo che Orgoglio e Pregiudizio sia
stato più clemente con Wickham di quanto avrebbe dovuto essere, e più
severo del dovuto con Caroline Bingley. Perché sembra che Caroline Bingley
sia la cattiva della situazione?
Sentivo anche che volevo conoscerla
meglio. La mia domanda iniziale è stata:
Come mai Darcy trascorreva tanto tempo
non solo con il suo amico Bingley, ma anche con Caroline? Anche più avanti
nel romanzo, la invita a Pemberley. Dunque, non poteva essere una persona
così malvagia.
Anna Chancellor - Caroline Bingley Pride and Prejudice 1995 |
2) Quali criteri ha usato per creare
la 'Versione Americana di Darcy'?
M.F.: Non era inconsueto in quei giorni di
avere membri dell'aristocrazia Inglese a cavallo di entrambe le coste dell'oceano,
specialmente se facevano parte dell'esercito o della marina. Pensavo che
sarebbe stato affascinante esaminare come sarebbe apparso Mr Darcy, sempre
così appropriato, e il perfetto esempio del gentlemen britannico, rispetto
a un suo cugino americano. Ho vissuto a Boston per diversi anni, e sono
appassionata della storia dei "Boston Brahmins" (facoltose
famiglie, che costituiscono una parte integrante del nucleo storico
alla base della storia della East Coast americana). Volevo scrivere
qualcosa che mettesse a confronto le due realtà, e Robert era perfetto per
lo scopo, con il suo atteggiamento favorevole agli inglesi, che deve
essere stato malvisto, dal momento che era in corso una guerra.
3) Perché ha scelto proprio Caroline
Bingley come eroina?
M.F.: Speravo di riuscire a guardare oltre
lo strato superficiale del personaggio di società, per scoprire chi fosse
al di sotto. Al contrario di Elizabeth, non si trattava della figlia di un
gentleman. Il denaro della sua famiglia proveniva dal commercio, cosa che
non era considerata proprio accettabile nei circoli sociali in cui si
muove Darcy. Che impatto poteva avere ciò su di lei e sulle sue
relazioni sociali? Volevo arrivare a conoscere Caroline
al di sotto della facciata.
4) Quando si parla di caccia o di
pesca, o dell'essere vegetariani (cap. 13), o del difendere l'onore con un
duello (cap. 18), la reazione di Caroline è sorprendente: sembra essere
contro l'uccisione degli animali, esattamente come degli uomini. Molto
anti-conformista (mentre si sa che lei era la regina del
conformismo). Questa è una prova del suo cambiamento? Che il ghiaccio
comincia a sciogliersi?
M.F.: Il suo conformismo dipende dal fatto
che non appartiene alla classe più elevata, e dunque teme di deviare e di
richiamare l'attenzione sulla sua "diversità". Una volta che
inizia a lasciarsi andare, scopre cose sorprendenti su se stessa.
Sotto l'influsso di Robert, non ha paura di mostrare ciò che davvero
pensa. Robert è la persona giusta per lei, per aiutarla a staccarsi dal
conformismo severo che si è autoimposto. Se non fosse arrivato lui, niente
l'avrebbe sciolta.
5) Abbiamo scoperto fra i suoi blog
che due di essi sono intitolati a Caroline Bingley. Ha intenzione di
utilizzarla nuovamente come protagonista di un romanzo?
M.F.: Non ho pensato ancora a niente di
definito, ma mi piacerebbe!
Clark Gable e Vivien Leigh in Via col vento 1939 |
6) LizzyS ha notato che la scena
iniziale del romanzo richiama fortemente Via col vento. È stata una
casualità o lo ha fatto di proposito, come omaggio a Margaret Mitchell?
M.F.: Mi piaceva il richiamo. Ho sempre
amato la schermaglia iniziale fra Rossella e Rhett. In The Other Mr Darcy, la scena doveva
essere umoristica nelle mie intenzioni. Caroline non somiglia affatto a
Rossella O'Hara, cosicché la scena risulta assurda e piuttosto ironica,
perché Caroline dovrebbe essere formale, ma invece non lo è. Il conflitto
fra ciò che una persona si suppone che sia e ciò che è in realtà compare
in entrambe le scene. Ma ciò che è più importante, il fatto che Robert
Darcy sia già stato testimone di come Caroline sia in realtà, fa uscire
allo scoperto un altro aspetto di Caroline. La fa sbilanciare
fin dal primo momento, e da allora, quando Robert è nei dintorni, non
riuscirà più a rimettersi in equilibrio.
Jeremy Northam in alcuni film in costume (The Wislow Boy, Possession ed Emma) |
7) Quale attore del presente o del
passato potrebbe interpretare Mr Robert Darcy?
M.F.: Rimarrò fra gli attori degli
adattamenti in costume, e farò finta di essere un po' più giovane. Credo
che Jeremy Northam sarebbe una buona scelta. Ho amato il suo personaggio
in The Winslow Boy (Il caso Winslow 1999). Oppure JJ Feilds - Henry Tilney
in Northanger Abbey. Mi piace quel luccichio birichino nei suoi occhi.
J J Feild e Felicity Jones in Northanger Abbey |
8) Cosa può dire dei personaggi
secondari? È stata influenzata dal modello dei personaggi di Jane Austen
nel delinearli? (Mr e Mrs Olmstead, che sembrano richiamare Mrs Jennings,
per esempio).
M.F.: Le vostre domande sono molto
perspicaci, devo dire! Sì, decisamente c'era un po' di Mrs Jennings. La
amo, e voi? Volevo davvero rimanere vicina il più possibile ai personaggi
di Jane Austen, ma ho dovuto cercare in altri romanzi quel che
mi occorreva. Sono felicissima che l'abbiate colto!
Elizabeth Spriggs - Mrs Jennings Ragione e Sentimento 1995 di Ang Lee |
9) È un'appassionata di scacchi,
oppure tutti quei dettagli sui pezzi antichi e pregiati sono dovuti ad
un'accurata ricerca storica?
M.F.: Mi piacciono gli scacchi, ma non sono
una brava giocatrice. Mi piacerebbe davvero diventare più brava. Ho fatto
moltissime ricerche per trovare il genere di scacchiera da adoperare.
Pensavo che il tipo di pezzi degli scacchi potevano essere importanti per
far conoscere meglio i personaggi, in particolar modo, il padre
di Caroline, che non si vede mai.
10) Sappiamo che scrive su un
blog che si chiama Books in a Ballroom (libri in una sala da ballo). Come
mai ha scelto questo nome? A causa del discorso fra Elizabeth e Mary
Bennet in Orgoglio e Pregiudizio o per un altro motivo? (LizzyGee è
una lettrice vorace ed anche una ballerina di danze standard; uno dei suoi
sogni sarebbe di ballare a Blackpool, quindi è molto sensibile all'argomento!)
M.F.: LizzyGee -- Ti auguro tanta fortuna
per la tua aspirazione, credo che sia un fantastico obiettivo.
Il nome del mio blog viene dal
capitolo 18 di Orgoglio e Pregiudizio, il ballo a Netherfield-- dalla
conversazione fra Lizzy e Mr Darcy. Credo che sia particolarmente
significativa, perché la prima volta che Darcy sembra davvero prestarle
attenzione è la prima volta che Lizzy è a Netherfield, quando c'è la famosa scena
con Caroline. Durante quella scena infatti Lizzy legge, e la lettura è uno
degli argomenti trattati. Al ballo di Netherfield, di nuovo, viene
tirato fuori questo argomento. Mi piace particolarmente lo scambio fra Lizzy e
Darcy:
"Abbiamo già provato con due o tre argomenti senza successo, e di che cosa parleremo in seguito non riesco a immaginarlo.""Che cosa ne pensate dei libri?" disse lui, sorridendo."Libri? Oh! no. Sono certa che non leggiamo mai gli stessi, o non con gli stessi sentimenti.""Mi dispiace che la pensiate così; ma se questo è il caso, almeno non avremo penuria di argomenti. Possiamo confrontare le nostre diverse opinioni.""No, non posso parlare di libri in una sala da ballo; ho sempre la mente piena di altre cose." "In queste occasioni vi occupate sempre del presente, non è vero?" disse lui, con uno sguardo dubbioso."Sì, sempre", replicò lei, senza sapere ciò che stava dicendo, poiché i suoi pensieri vagavano lontani da quell'argomento" (Traduzione di G. Ierolli)
Il ballo di Netherfield - Pride and Prejudice 2005 di Joe Wright |
È un breve scambio talmente buffo,
che mostra un Darcy che si sforza davvero di coinvolgerla in una
conversazione, mentre lei è volubile e ritrosa.
Un altro motivo per cui ho usato
questo nome è perché le sale da ballo sono la quintessenza del periodo
Regency -- uno dei motivi dell'enorme fascino di Orgoglio e Pregiudizio.
La gente anela all'eleganza e alla bellezza delle sale da ballo. C'è
l'atmosfera delle fiabe in esse. Anche i libri ci possono trascinare,
come un valzer, in un mondo diverso. Eppure mettendo insieme le due cose,
il risultato è assurdo. Sono due cose che non si possono collegare fra
loro.
11) Lo scorso Ottobre è stato
Pubblicato Jane Austen made me do it (È Jane Austen la mia Musa). Esso
comprende il suo racconto dal titolo Nothing less than Fairy Land (Nient'altro
che il paese delle Fate). Sappiamo che è ispirato ad Emma di Jane Austen.
Può aggiungere qualcosa a riguardo?
M.F.: Non voglio dire troppo, ma è il
diretto prosieguo di Emma. Diciamo solo che le cose non andranno lisce
come sperava Emma, quando Mr Knightley si trasferisce ad Hartfield.
12) Ci può far conoscere i suoi
progetti per il futuro? Crede che i fan italiani possano sperare di
leggere i suoi romanzi tradotti in italiano?
M.F.: Mi piacerebbe moltissimo che i miei
romanzi fossero tradotti in Italiano. Credo che voi potreste essere le
persone più indicate per tradurli, dal momento che avete compreso tanto
bene il mio romanzo! Anche il mio editore ne sarebbe felice.
Grazie per avermi ospitata su Old
Friends and New Fancies. È stato un piacere rispondere alle vostre domande
perspicaci.
Con il proponimento di leggere presto The Darcy Cousins
(progettiamo di programmare un Gruppo di Lettura il prossimo anno per
festeggiare il Bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio), e tutti i suoi
libri, speriamo di ospitarla nuovamente al più presto nel nostro umile
salotto, per parlare di Jane Austen, dei suoi libri e dei suoi deliziosi
sequel, Ms Fairview.
La ringraziamo immensamente per la sua
gentilezza
The Lizzies
Traduzione di Gabriella Parisi
Link Utili
This is the original text of the interview:
Before I start the interview I wanted to say how much
I enjoyed reading your reviews of The Other Mr. Darcy. The reviews were very
intelligent and insightful, and I chuckled at several things that you said
because you clearly knew what I was thinking when I wrote the novel! You
brought out things very few people noticed, which was wonderful!
1) Why did you think to write The Other Mr Darcy?
I wrote it because I felt I wanted to represent
Caroline Bingley's viewpoint. I think Pride and Prejudice was more forgiving of
Wickham than it should be, and harsher with Caroline Bingley than it should be.
Why is Caroline the Villain of the piece? I also felt I wanted to know more about
her. My initial question was this: How was it that Darcy spent so much time not
only with his friend Bingley but also with Caroline. Even later in the novel he
invites her to Pemberley. She couldn't have been such a bad person.
2) Which principles did you employ to make up the
'Darcy American Version'?
It wasn't unusual those days to have members of the English aristocracy straddling both sides of the ocean, especially if they were in the army or navy. I thought it would be fascinating to explore how Mr. Darcy, so very proper and the perfect example of a British gentleman, would appear in comparison to an American cousin of his. I lived in Boston for several years, and I have an interest in the history of the "Boston Brahmins". I wanted to write something that juxtaposed the two, and Robert was perfect for that, with his very pro-British attitude, which must have been unpopular when there was a war going on.
3) Why did you choose Caroline Bingley as your heroine?
I was hoping to look beyond the superficial social
persona to discover who she was underneath. Unlike Elizabeth, she wasn't born a
gentleman's daughter. Her family's money comes from trade, which was not quite
acceptable in Darcy's social circles. What impact did that have on her and her
social relations? I wanted to get to know the real Caroline behind the facade.
4) When talking about hunting and fishing, or being
vegetarian (chap. 13), or defending a man's honour with duels (chap. 18), Caroline's
reaction is surprising: she seems to be against killing animals as well as
people. Very unconventional (while she is known to be the queen of
conventionalism). Is it the evidence that she is changing? That her ice is
melting?...
Her conventionality comes from the fact that she
doesn't belong to the upper class, so she is afraid to deviate and draw
attention to her "difference". Once she starts letting go, she
discovers surprising things about herself. Under Robert's influence, she's not
as afraid to show what she really thinks. Robert is just the right person for
her, to help her break away from her strict self-imposed conventionality. If he
hadn't come along, nothing would have thawed her.
5) We found out among your blogs two of them named
after Caroline. Do you have a mind to make her once again the heroine of a
novel?
I don't have anything definite at this, but I would
like to!
6) LizzyS noticed that the opening scene of the novel
suggests another scene from 'Gone with the wind'. Was it a matter of
coincidence, or you made it on purpose, as a tribute to Margaret Mitchell?
I enjoyed the echo. I've always loved that initial clash
between Scarlett and Rhett. In The Other Mr. Darcy, I intended the scene to be
humorous. Caroline is nothing like Scarlett O'Hara, so the scene is in many ways
incongruous and certainly ironic, because Caroline is supposed to be very proper,
unlike Scarlett. Of course, Scarlett is supposed to be proper, too, but she
isn't. This conflict between what someone is meant to be like and what they're
really like is present in both scenes. But most importantly, the fact that
Robert Darcy has already witnessed what Caroline is really like brings out
another side of Caroline -- it throws her off right from the first moment, and
she never really recovers her equilibrium when she's around Robert.
7) Who, among present and past actors could be the one
to play the role of Robert Darcy?
I’ll stick to the costume drama actors, and pretend they’re
a bit younger. I think Jeremy Northam
would be a good choice. I loved his character in "The Winslow Boy".
Or JJ Feilds -- he played Henry Tilney in Northanger Abbey. I like that mischievous
twinkle to his eye.
8) What can you say about the supporting characters?
Were you influenced by Austen's characters in drawing them? (We think we
spotted a bit of Mrs Jennings in Mr and Mrs Olmstead, for example).
Your questions are very insightful, I have to say!
Yes, Mrs Jennings was definitely there. I love her, don't you? I really wanted
to stick to Jane Austen's characters as much as I could, but found I had to go
to other novels to find them. I'm so glad you picked up on that!
9) Are you keen on chess, or all the particulars about
the historical valuable chessboards were the result of a deep historical
inquire?
I love chess, but I'm not a good player,
unfortunately. I would love to really get into it. I did a lot of research to
find out which chess boards I wanted to use. I thought of the chess pieces as
important in revealing the characters,
especially Caroline's father, whom we never see.
10) We know you write on a blog called Books in a
Ballroom. Why did you choose this name? Because of something Elizabeth and Mary
Bennet say in Pride and Prejudice or for another reason? (LizzyGee is a voracious
reader, and a ballroom dancer, too; one of her dreams would be to dance in
Blackpool! So she is very sensitive to this subject!)
LizzyGee – I wish you luck in your ambition. I think
it’s a wonderful one.
The title of my blog comes from Chapter 18 of Pride and
Prejudice, the Netherfield Ball -- from the conversation between Lizzy and Mr.
Darcy. I think it's particularly significant because the first time Darcy seems
to really pay her attention is when she first stays in Netherfield, and there
is that famous scene with Caroline. During that scene, the fact that Lizzy
reads one of the topics discussed. At the Netherfield Ball, too, the subject
comes up. I love this exchange between her and Darcy:
“We have tried two or three subjects already without success, and what we are to talk of next I cannot imagine."
"Books -- oh! no. I am sure we never read the same, or not with the same feelings.""I am sorry you think so; but if that be the case, there can at least be no want of subject. We may compare our different opinions." "No-- I cannot talk of books in a ball-room; my head is always full of something else." "The *present* always occupies you in such scenes--does it?" said he, with a look of doubt.
"Yes, always," she replied, without knowing what she said, for her thoughts had wandered far from the subject.”
It's such a
funny little exchange, showing that Darcy is genuinely trying to engage her in
conversation, while she is being very flighty and coy.
Another reason I used the name is because ballrooms
are so quintessentially Regency -- and account for so much of the appeal of
Pride and Prejudice. People yearn for the elegance and beauty of the ballroom.
It has a fairy tale feel to it. Books, too, can sweep us, like a waltz, into a
different world. Yet put the two together and again, you have something
incongruous. You wouldn't associate them with each other.
11) Last October Jane Austen Made Me do it was
released. It includes your short-story Nothing less than Fairy Land. We know it
is based on Jane Austen's Emma. Can you tell us something more about it?
I don't want to say too much, but it's direct continuation
of Emma. Let's just say things don't go as smoothly as Emma would have liked
when Mr. Knighley moves into Hartfield.
12) Can you tell us your plans for the future? Do you
think Italian fans can hope to read your novels in Italian?
I would love to have my novels translated into Italian.
I think you would be the perfect people to do it, since you understood my novel
so well! My publisher would love it as well.
Thank you for having me on Old Friends and New Fancies.
It was a real pleasure answering your perceptive questions.
Making a resolution to read soon The Darcy Cousins
(we're planning to have a reading group next year to celebrate Pride and Prejudice
Bicentenary), and all of your books, we hope to host you as soon as possible
once again in our humble parlour, to talk about Jane Austen, her books and your
delicious sequels.
We thank you very very much for your kindness
The Lizzies
Thank you, The Lizzies, for the interview. I had fun with it.
RispondiEliminaThank you, Monica!
RispondiEliminaThat was a fun interview to read. I read 'The Other Mr. Darcy' earlier this year and loved it. The scene at the beginning reminded me of the Gone With the Wind scene too.
RispondiEliminaThanks for translating your posting into English, Lizzy Gee/Gabriella Parisi. And thank you to all the Lizzies for the invitation at Austen Authors.
@Monica Fairview: Thank you so much!!! I really loved your Caroline Bingley! :D
RispondiElimina@Sophie Rose: Welcome in our Parlour! :) Thank you for your comment!
LizzyP
Sophia Rose: thank you for reading this interview and for your compliments. I didn't translate the interview into English, though! I had to translate it into Italian (unfortunately Monica doesn't speak Italian yet! But we'll see to make up for it!)
RispondiEliminaYou can read the interviews to Jane Odiwe and Amanda Grange in English, too, if you like. You can find the links upside, on the left! ;)
Thank you Gabriella! I did read the other interviews and enjoyed them.
RispondiEliminaI must read Jane Odiwe's book 'Willoughby's Return' now that I have read the interview.
Yes, @Sophia Rose, you definitely have to read it! What a pity you didn't join our reading group in September!
RispondiEliminaThank you @Monica Fairview from me too, for your interview and... your books! I really enjoyed your point of view on Caroline Bingley, the "unexpected" heroine!
RispondiEliminaLizzyS