parliamo oggi di un libro per teenager
che ha per protagoniste due adolescenti, la giovane Jenny Cooper e LEI, Jane
Austen!
Scritto sotto forma di Diario,
il libro della Harrison vuole essere un modo per avvicinare pre-adolescenti e
adolescenti alla lettura della scrittrice inglese, o anche per approfondire una
conoscenza che – ricordiamolo – nei paesi anglofoni fa parte del programma di
studio, con un libro assolutamente irresistibile, che ci fa immergere nel mondo
più patinato e divertente dell’Inghilterra di fine ‘700.
Newton Compton ha da poco
tradotto in Italiano il secondo volume della serie, Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato, ma noi Lizzies – per non perderci pezzi per strada
– abbiamo deciso di iniziare dal primo libro, o meglio, dal primo diario
segreto di Jenny Cooper: I was Jane
Austen’s Best Friend, che speriamo venga presto tradotto.
SCHEDA
LIBRO
Autore: Cora Harrison
Titolo: I was Jane Austen Best
Friend
Casa Editrice: Macmillan
Children’s Books
Brossura 342
pagine
Data pubblicazione: 7
Gennaio 2011
Sinossi Quando
Jenny Cooper va a stare da sua cugina Jane Austen, non sa niente del bel mondo
fatto di abiti, balli, segreti, pettegolezzi e storie d’amore in cui Jane vive.
Ma Jane è già un’acuta osservatrice del costume del corteggiamento, e quando
Jenny si innamora perdutamente del Capitano Thomas Williams, chi meglio di Jane
potrà aiutarla a conquistare il cuore del più desiderabile degli uomini?
Recensione di LizzyGee
La dodicenne che è in me lo ha adorato!
Già dal titolo — e dalle Austenstars — si
capisce pienamente che ho gradito immensamente questo libro. Ritengo, infatti,
che la Harrison abbia centrato in pieno il suo obiettivo, ovvero quello di fare avvicinare pre-adolescenti e adolescenti
a Jane Austen. Mentre lo leggevo, mi sono ricordata della prima volta che
ho preso in mano la mia edizione ridotta di Una
ragazza fuori moda di Louisa May Alcott: stavo provando esattamente le
stesse sensazioni! Leggere di ragazzine poco più grandi di me, della loro vita
sociale, dei primi approcci con l’altro sesso, dei balli, dei vestiti — e sappiamo
quanto ci attraggano, anche adesso, quegli abiti del settecento e dell’ottocento!
— mi ha fatta immergere in un’atmosfera spensierata e quasi fiabesca.
Il fatto
che Jenny Cooper, protagonista e cugina di Jane Austen, narri scrivendo il suo diario, poi, ci fa
immedesimare ancora di più nel personaggio. Jenny è la migliore amica di Jane
Austen, ma — grazie alla confidenza che ci dona, permettendoci di leggere il
suo diario — lo siamo anche noi! E — sebbene talvolta sembri un po’ frivola e
volubile, soprattutto quando si parla di ragazzi — ricordiamoci sempre che è
una sedicenne: chi si aspetterebbe di
trovare riflessioni profonde sulla vita e sull’amore sul diario di una
sedicenne?
Ma I
was Jane Austen Best Friend non è soltanto questo: anche leggendolo da un punto di vista ‘adulto’ questo libro ha i suoi
lati positivi.
Innanzi tutto conosciamo Jane Austen e la sua famiglia ‘dal di dentro’: la Harrison ha ricostruito i personaggi di Mr
e Mrs Austen e di tutti i loro figli interpretando le lettere di Jane e ciò che
ci potrebbe essere di loro nei suoi romanzi. Ne escono fuori dei personaggi vividi e dinamici, per un ambiente
familiare pieno di calore.
La canonica di Steventon |
Jane Austen,
poi, è proprio quella che traspare dai
suoi scritti giovanili (nel corso del libro è in fase di scrittura Love and Freindship): brillante, ironica
e un pizzico demenziale; sempre pronta alla farsa, una quindicenne dissacratrice,
ma sensibile e dal cuore d’oro. Jane dona spesso le brutte copie dei suoi
scritti a Jenny, che le incolla sul diario: sentiamo così anche la voce della giovane Jane, che ci narra
la storia di Jack e Alice, o che si
diverte a burlarsi del padre, compilando pubblicazioni di nozze improbabili.
Grazie alla forma di Diario e ai disegni di cui il libro è corredato (eseguiti dalla
stessa Jenny, abile disegnatrice — in realtà l’illustratrice Susan Hellard), impariamo a conoscere meglio e a mettere in
ordine l’albero genealogico della famiglia Austen, impresa spesso ardua
anche per gli appassionati non troppo zelanti della scrittrice. E questo ci
permette di conoscerla un po’ meglio. Conosciamo anche il fratello
secondogenito — spesso dimenticato — George, un ragazzo dalla salute fisica e
psichica compromessa, che crebbe lontano dal resto della famiglia.
E, naturalmente, non poteva mancare l’affascinante figura di Eliza de Feullide, la
cugina — poi cognata — di Jane Austen, con la sua aria esotica e nobile — nel libro
il marito marchese non è ancora stato ghigliottinato, anche se siamo in piena
Rivoluzione Francese —, modello per Jane e Jenny di femminilità. La cugina
arriva alla canonica e ammalia tutti; porta regali raffinati, prepara le cugine
per le uscite di società, con profumi e acconciature che le fanno sentire delle
donne di mondo, istruisce le ragazze sul linguaggio del ventaglio, per affascinare
i corteggiatori.
Molti personaggi hanno nomi che ci suonano familiari: oltre ai
personaggi storici, come le sorelle Bigg e i Lefroy, amici di famiglia degli
Austen, troviamo i nomi e i caratteri a cui si è ispirata la scrittrice nei
suoi romanzi; Augusta, la terribile cognata di Jenny è Mrs Elton; Edward-John è Mr Collins.
Dal libro scaturiscono, com’è logico,
anche parecchi spunti di riflessione, come, ad esempio, quello sui collegi
femminili (boarding school) in cui
studiarono Jane Austen e Jenny: luoghi in cui le ragazze imparavano ben poco:
The young ladies, as Mrs Cawley calls them, will all be in the schoolroom, practising their handwriting or listening to a teacher droning on and on, or spending hours getting in and out of an old sedan chair that Mrs Cawley keeps outside the back door so that her pupils can learn how to do this gracefully, without showing our ankles at all — which according to Mrs Cawley would ruin our marriage prospects forever.
[Le giovani dame, come le chiama Mrs Cawley, saranno tutte nell’aula, a esercitarsi sulla calligrafia o ad ascoltare un insegnante che parla e parla, o perderanno ore intere a entrare e uscire da una vecchia portantina che Mrs Cawlry tiene fuori dalla porta posteriore in modo che le sue allieve imparino a farlo aggraziatamente e senza mostrare le caviglie — eventualità che, a dire di Mrs Cawley, rovinerebbe per sempre le nostre prospettive matrimoniali.]
Collegi in cui spesso le allieve rischiavano di morire per
mancanza di cibo e di cure. E proprio per mancanza
di cure Jane Austen era in punto di morte. È grazie all’intraprendenza — e all’audacia
— di Jenny se riuscirà a salvarsi; ma — come abbiamo visto nello stesso brano
appena citato — basta poco per rovinare la reputazione di una fanciulla e per
distruggere le sue prospettive matrimoniali (che, ricordiamolo, sono l’unico
modo un cui una donna poteva ritagliarsi un briciolo di indipendenza, all’epoca).
Proprio quella stessa intraprendenza che le ha permesso di salvare la vita alla
cugina, rischierà di rovinare la sua per sempre.
Alterando leggermente la verità — la
Cooper in realtà si chiamava Jane e non Jenny, ma il nome le è stato modificato
per ovvi motivi; inoltre era più vecchia di Jane Austen di un po’ di più del
mezzo anno attribuitole in questo libro —, Cora Harrison ha ricostruito un
ambiente assolutamente avvincente e realistico, l’ambiente dal quale è nato un
grande genio della Letteratura, l’ambiente in cui tutte le ragazzine e le donne che abbiano amato Jane
Austen vorrebbero essere cresciute.
Il seguito di questo libro è stato già
tradotto in italiano e pubblicato da Newton Compton, disponibile nelle nostre
librerie già dal 10 Maggio 2012.
Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato è l’edizione italiana di Jane Austen stole my boyfriend, che racconterà le vicende dei mesi
successivi a quelli degli eventi narrati nel diario I was Jane Austen’s Best Friend.
Autore:
Cora Harrison
Titolo:
Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato
Titolo Originale: Jane Austen stole my
boyfriend
Traduzione di
Stefania Di Natale
Casa Editrice:
Newton Compton
Pagine:
320
Prezzo: €
9,90
Data pubblicazione: 10
Maggio 2012
Trama
Inghilterra, 1791. Jane Austen e sua cugina Jenny trascorrono le vacanze di primavera a Bath, tra balli di gala, pettegolezzi e sale da tè. Jenny ha trovato l’uomo giusto da sposare, l’affascinante e coraggioso capitano Thomas Williams, ma ha bisogno dell’aiuto di Jane per coronare il suo sogno d’amore e superare le resistenze del fratello, il pavido Edward-John, che si rifiuta di acconsentire alle nozze. Jane, invece, non ha ancora trovato il principe azzurro: il suo fascino e la sua arguzia, sorprendenti per una quindicenne, attraggono molti pretendenti, anche quelli su cui hanno già messo gli occhi altre ragazze… E così, suo malgrado, la ragazza si ritrova al centro di uno scandalo che potrebbe rovinarle la reputazione e mettere fine a tutte le sue speranze di trovare il vero amore. Tra storia e finzione, sontuose sale da ballo e sfarzose boutique, Cora Harrison ci offre il delizioso ritratto di Jane Austen da ragazza, nel diario segreto di sua cugina Jenny.
☞ Leggi un estratto dal libro
Inghilterra, 1791. Jane Austen e sua cugina Jenny trascorrono le vacanze di primavera a Bath, tra balli di gala, pettegolezzi e sale da tè. Jenny ha trovato l’uomo giusto da sposare, l’affascinante e coraggioso capitano Thomas Williams, ma ha bisogno dell’aiuto di Jane per coronare il suo sogno d’amore e superare le resistenze del fratello, il pavido Edward-John, che si rifiuta di acconsentire alle nozze. Jane, invece, non ha ancora trovato il principe azzurro: il suo fascino e la sua arguzia, sorprendenti per una quindicenne, attraggono molti pretendenti, anche quelli su cui hanno già messo gli occhi altre ragazze… E così, suo malgrado, la ragazza si ritrova al centro di uno scandalo che potrebbe rovinarle la reputazione e mettere fine a tutte le sue speranze di trovare il vero amore. Tra storia e finzione, sontuose sale da ballo e sfarzose boutique, Cora Harrison ci offre il delizioso ritratto di Jane Austen da ragazza, nel diario segreto di sua cugina Jenny.
☞ Leggi un estratto dal libro
BOOKTRAILER
Speriamo dunque vivamente che Newton
Compton traduca anche il primo romanzo della serie.
Nell’attesa di recensire anche questo
romanzo, noi Lizzies vi consigliamo assolutamente di leggere questo, in inglese
— se non dovesse essere tradotto — dal
momento che, essendo diretto a un pubblico di adolescenti, è scritto in un
linguaggio molto semplice, comprensibile anche ai meno esperti.
GIUDIZIO CONCLUSIVO
Questo romanzo è smaccatamente femminile —
sebbene ci siano degli elementi da non trascurare neanche per gli studiosi di Jane
Austen di sesso maschile — e vi farà tornare indietro al mondo incantato dei
vostri dodici anni.
Assolutamente da tradurre: a maggior
ragione perché Newton Compton ha già tradotto il primo della serie!
Link Utili
☞ Recensione di Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato (prossimamente)
Bellissima recensione! Non capisco perchè la Newton abbia tradotto prima il secondo capitolo della storia, non partendo direttamente da questo. Sarà uno dei prossimi acquisti su bookdepository!
RispondiEliminaGrazie Sally!
EliminaFra l'altro ho dato un'occhiata al secondo della serie, quello in Italiano, e non direi che sono due cose separate. Vedo che ci sono moltissimi riferimenti al primo... O___O
Urge contattare la Newton e chiedere l'immediata traduzione di questo! ;)
Si stavo pensando anche io di scrivere alla Newton! Intanto oggi ho comprato 'Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato'.. :)
Eliminanon si capisce la logica di certe scelte. non si può fare niente? serve una petizione? a me è piaciuto tantissimo Come Jane Austen mi ha rubato il fidanzato e mi ha incuriosito verso il primo
EliminaCi stiamo provando in tutti i modo. Speriamo di riuscire al più presto! :)
EliminaQuest'altro volume edito dalla Newton si rifà sempre a Jane Austen, almeno nella presentazione: http://www.unilibro.it/libro/goodman-allegra/la-collezionista-di-ricette-segrete/9788854136946/dettagli
RispondiEliminache ne dici?
Sì, mi era stato già suggerito nel post dei derivati tradotti in italiano (forse proprio da te?). E' fra le mie prossime letture: non appena vedrò di che si tratta, lo inserirò (dipende, naturalmente, dal livello di somiglianza con Sense and Sensibility).
EliminaConfesso che la fascetta del romanzo ci aveva rese perplesse: ormai basta citare Jane Austen per vendere un libro. Quindi non l'avevamo preso in considerazione, perché immaginavamo che la millantata somiglianza fosse una bufala. :)