mercoledì 13 febbraio 2013

Amore Orgoglio e Pregiudizio: una raccolta di Short Stories per Emma Books

Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,
ci occupiamo oggi di recensire un e-book pubblicato in occasione del Bicentenario di Pride and Prejudice, che ha un particolare che lo rende ancor più interessante ai nostri occhi Lizzeschi: è tutto italiano!
Il 27 gennaio, infatti, Emma Books ha pubblicato la raccolta di short-stories Amore Orgoglio e Pregiudizio, una delle prime esperienze 'nostrane' con i derivati di Jane Austen. Come sarà riuscito questo tentativo?

SCHEDA LIBRO
Autori: Paola Gianinetto, Viviana Giorgi, Laura Randazzo
Titolo: Amore Orgoglio e Pregiudizio
Casa Editrice: Emma Books
Formato: e-book
Prezzo: € 2,99
Data Pubblicazione: 27 gennaio 2013
Descrizione: In occasione del bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio, tre autrici ci raccontano tre storie d’amore diverse, ma con qualcosa in comune: sono tutte ispirate (più o meno liberamente) al grande romanzo di Jane Austen, che compie ben duecento anni, ma non li dimostra affatto.
Tre racconti, dunque, e tre protagonisti: Gemma, scrittrice di romance che, invitata a Chawton per le celebrazioni in onore di Orgoglio e Pregiudizio, conosce l’arrogante Mr Alexander nel racconto First Impressions di Viviana Giorgi; William, figlio di Darcy e Lizzy, innamorato di Erin, nel racconto di Laura Randazzo Per onore e per amore; e infine Katherine che, nel racconto Negli occhi del drago di Paola Gianinetto, disprezza, ma è anche attratta dal bellissimo e ricchissimo Edward.
Tre storie d’amore da non perdere per immergersi nelle atmosfere “austeniane” e lasciarsi trasportare dall’immaginazione. Perché, come dice Mr Darcy: «L’immaginazione femminile è velocissima: balza in un attimo dall’ammirazione all’amore, dall’amore al matrimonio».

RECENSIONE
Il cottage di Chawton dove Jane Austen trascorse gli ultimi anni della sua vita
VIVIANA GIORGI: First Impressions - Prime Impressioni

Nel primo racconto di Viviana Giorgi, Gemma, una scrittrice di romance ispirati alla Austen, viene invitata a Chawton in occasione del Bicentenario assieme ad altre quattro colleghe provenienti da tutto il mondo. Qui, secondo il classico schema austeniano, viene snobbata da un giovane e piacente professore di Cambridge, Mr Alexander (She is tolerable; but not handsome enough to tempt me), che poi rivedrà (forse?) la sua opinione, seguendo la classica trama che la cara zia Jane ci ha insegnato 200 anni fa, con le frizzanti variazioni moderne che Helen Fielding ha apportato creando il romanzo chick-lit.
Nel racconto sono presenti alcune imprecisioni storiche e geografiche, nonostante si deduca che la Giorgi abbia studiato approfonditamente l'area dello Hampshire in cui ha ambientato la sua storia. Mi è sembrato che lo stile fosse un po' troppo carico di similitudini e metafore (a volte anche un po' fuori luogo) e di ammiccanti intercalari inglesi che fanno sembrare il personaggio di Gemma, la narratrice, più una sedicenne entusiasta che un'affermata scrittrice (tanto affermata da essere fra le cinque selezionate da un comitato per tenere una reading a Chawton proprio il 28 gennaio 2013!). Ma questo, in fondo, è lo stile della chick-lit e, sebbene personalmente ritenga che Viviana Giorgi abbia calcato un po' la mano, le appassionate del genere troveranno il racconto molto divertente. 


LAURA RANDAZZO: Per onore e per amore

Laura Randazzo si cimenta con un breve sequel di Pride and Prejudice, i cui protagonisti sono Mr Darcy e il figlio William, un giovanotto già cresciuto, in viaggio all'estero.
Il racconto si apre proprio con una lettera scritta da Darcy junior, che si trova in una cella di una prigione irlandese, al padre. Lo stile della lettera è molto rispettoso dei personaggi e dello stile dell'epoca: del resto, lo sappiamo che le epistole erano fondamentali nella narrazione di Jane Austen e la Randazzo supera brillantemente questa prova. Tuttavia sia il titolo (Per onore e per amore) che alcuni personaggi ricordano più il retelling dal punto di vista di Mr Darcy della Trilogia di Fitzwilliam Darcy, Gentiluomo di Pamela Aidan che l'unica e inimitabile Jane Austen.
Il risultato è un racconto gradevole, che forse si sarebbe dovuto sviluppare più ampiamente in alcuni suoi aspetti.


PAOLA GIANINETTO: Negli occhi del drago

Questo racconto alterna una fiaba che è una sorta di retelling de La Bella e la Bestia (che è un drago) e una versione moderna di Orgoglio e Pregiudizio, trovando dei punti di contatto. Il Mr Darcy della situazione è Edward Douglas Foster bellissimo, ricchissimo e spietato e le tre sorelle Bennet diventano Anne (Jane), Katherine (Elizabeth) e Lily (Lydia) Wilson (per questioni logistiche Mary e Kitty sono state soppresse). La Gianinetto punta soprattutto sull'interferenza di Darcy/Edward nella storia d'amore fra Anne/Jane e Thomas/Bingley, suo cugino, e sul carattere di Lily/Lydia, perennemente invischiata in qualche scandalo sessuale.
L'alternanza della fiaba e del retelling in chiave moderna, danno un originale tocco fantasy alla storia, che soffre, però, della limitazione di spazio data dal racconto.
Forse i tempi ristretti del genere del racconto non hanno consentito alle tre autrici di sviluppare i personaggi al meglio, accelerando eccessivamente il processo di crescita e di maturazione che caratterizza i personaggi di Jane Austen. Tuttavia non possiamo non fare un plauso al coraggio che le tre autrici hanno avuto, nel misurarsi con una delle scrittrici più amate di sempre.

Facciamo dunque i complimenti a Emma Books per questa audace iniziativa editoriale, questo omaggio alla grandissima scrittrice inglese, come omaggio è il nome stesso che la casa editrice - tutta al femminile - esibisce con orgoglio: quello dell'eroina più controversa, che secondo la stessa Jane Austen sarebbe stata la più incompresa e forse la meno amata delle sue 'figliole'.

Link Utili


16 commenti:

  1. Da appassionate Janeites non possiamo farceli scappare questi racconti. La casa editrice Emma Books mi sembra molto attenta e sensibile a questo nostro mondo. Anche i racconti de Il Natale di Georgiana e Lezioni di ballo con Jane Austen meriterebbero! Me lo auguro proprio, ci risentiamo per i commenti dopo la lettura. Ci sarà un apposito GdL?

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    1. No, Gruppo di lettura non ne faremo per ora: già siamo in affanno per seguire quelli che ci siamo prefisse per questa seconda stagione di festeggiamenti. E comunque il libro è molto breve, si legge velocemente.
      Dunque, se lo leggerete, potrete venire a commentare qui. :)

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    2. Grazie Romina!
      Sono contenta che i miei racconti ti siano piaciuti! :)

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  2. Con inscusabile ritardo desidero ringraziarvi per la bella recensione e per aver compreso lo spirito semplicemente affettuoso - e per nulla presuntuoso - di questo nostro omaggio.
    Un caro saluto
    Viviana Giorgi

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    1. Anche io ho sempre considerato tutte le Austen Inspired Novels come segni di grande affetto nei confronti di Jane Austen, un desiderio di entrare e vivere nel suo mondo ancora una volta, magari usando la nostra fantasia, che potrebbe essere ben differente da quella di Zia Jane. ;)

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  3. ho appena finito di leggere il primo racconto Prime Impressioni di VIVIANA GIORGI: mi è sembrato simpatico e accattivante, mi sono fatta coinvolgere lo ammetto! e alle seppur giuste critiche riguardo al fatto che l'autrice abbia calcato un pò troppo la mano e che appaia come una sedicenne senza ritegno, mi viene da rispondere: non siamo tutti così quando ci innamoriamo follemente?

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  4. ho terminato il secondo racconto Per orgoglio e per amore: davvero troppo troppo corto!

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    1. Un vero peccato, infatti! La lettera iniziale è molto bella, però. :)

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  5. ho terminato anche il terzo racconto "Negli occhi del drago" di Paola Gianinetto e devo dire che è quello che più mi è piaciuto.
    Soprattutto ho apprezzato l'affiancamento della storia principale con la fiaba. Un'idea originale non trovate?
    e poi ben scritto anche se si potevano meglio descrivere i sentimenti ed il loro mutamento.

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    1. Infatti! Come abbiamo detto nella recensione, tutti e tre i racconti risentono della limitazione di spazio. Se si fossero potute sviluppare più a lungo le trame e la psicologia dei personaggi, il risultato sarebbe stato molto più soddisfacente. Ma ci possiamo accontentare, essendo un primo esperimento, no?

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  6. Con ancora più ritardo rispetto a Viviana, vi ringrazio di cuore per lo spazio che ci avete concesso e mi associo a lei nell'assicurarvi che i racconti sono stati scritti con molta umiltà e con l'unico desiderio di rendere omaggio alla grande Jane!
    Un abbraccio
    Paola Gianinetto

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    1. Come dice una mia amica: I libri non scadono; neanche le recensioni, dunque. E neanche i ringraziamenti. ;)
      Grazie a voi per averci dimostrato che anche in Italia si può scrivere fiction ispirata a Jane Austen, sperando che questo genere - che nei paesi anglofoni viene sfruttato da oltre un decennio, ormai - prenda sempre più piede in Italia (con il dovuto rispetto per zia Jane, ovviamente!)

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  7. Buongiorno a tutte.
    Innanzitutto desidero ringraziarvi per l'attenzione riservataci, anche se ancora più in ritardo delle mie colleghe!
    Il nostro è stato un omaggio alla grande Austen, nel nostro piccolo e con il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione. Non è stato semplice scrivere, sapendo che il confronto sarebbe stata con una delle più grandi scrittrici, e soprattutto con il più apprezzato, amato e conosciuto dei suoi romanzi.
    Ma è stato anche molto bello ed emozionante :)
    Grazie a tutte!

    Laura Randazzo

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    1. Cara Laura,
      sappiamo benissimo cosa voglia dire confrontarsi con la grande Jane Austen: non solo su questo blog leggiamo ogni genere di opera a lei ispirata, ma a volte io (LizzyGee), mi cimento scrivendo qualche raccontino (li puoi trovare in alto nella colonna di sinistra). So, dunque, che non è affatto facile e che, chiunque si avvicini al genere, lo fa con enorme rispetto e affetto.
      Gabriella

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  8. Condivido in pieno il fatto che tutti e tre sembrano le tracce di quelli che sarebbero potuti diventare veri e propri romanzi, come i corti cinematografici. Per ora ho letto il primo e mi è piaciuto molto per il ritmo scoppiettante della narrazione che prende le mosse da quel luogo mitico che è Chawton. L'incongruenza che ho notato io è che una profonda conoscitrice di JA e di O&P non avrebbe dovuto farsi ingannare dalle First Impressions!!!!

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    1. Del secondo ho apprezzato il tenero coraggio e rispetto del figlio di Lizzie e Mr. Darcy -ma è finito troppo bruscamente; del terzo, il controcanto della fiaba alle vicende tra il magnate Edward e la -non meglio descritta- sagace Katherine -è un po' troppo lontano?
      il risultato è un'antologia di generi, epoche, forme che riassumono la molteplicità delle personalissime ispirazioni tratte da Jane Austen.

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"È solo un romanzo...o, in breve, un'opera in cui i più grandi poteri della mente vengono esercitati, in cui la più profonda conoscenza della natura umana, la più felice delineazione della sua varietà, le più vivaci effusioni di arguzia e umorismo sono trasmesse al mondo nel miglior linguaggio possibile."

L'Abbazia di Northanger

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