lunedì 15 luglio 2013

Dear Mr Darcy di Amanda Grange | Recensione

Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,

Durante questi mesi di festeggiamenti per il Bicentenario di Pride and Prejudice stiamo leggendo tantissimi romanzi e tantissimi generi diversi, dal retelling in chiave moderna al sequel, dalla Variation alle contaminazioni con mostri di vario genere. 
Già lo scorso anno, poco prima della sua uscita, vi avevamo parlato di questo particolare romanzo, in cui Amanda Grange cerca di ritornare alle origini, a quel First Impressions che forse, chissà, avrebbe potuto essere nato come romanzo epistolare.
Io (LizzyGee) sono stata costretta a centellinare la lettura di questo divertentissimo retelling per motivi che spero di potervi presto rivelare, ma che mi hanno portata a gustarmi ogni singola lettera (nella recensione vi dirò quali mi hanno assolutamente deliziato) di questo racconto originale e, allo stesso tempo, natural and just.

Dear Mr Darcy di Amanda Grange è un retelling diverso dagli altri, eppure potrebbe davvero essere molto vicino alla prima stesura del romanzo di Jane Austen, di cui non sappiamo pressoché nulla, se non il titolo, First Impressions.


SCHEDA LIBRO
Autore: Amanda Grange 
Titolo: Dear Mr Darcy 
Editore: Berkley Trade 
Lingua: Inglese 
Pagine: 400
Data di Pubblicazione: 07 Agosto 2012
Sinossi: In questo fantasioso retelling di Pride and Prejudice, Amanda Grange racconta la storia classica attraverso gli occhi del suo appassionante eroe romantico, Fitzwilliam Darcy, con una serie di lettere rivelatrici che gettano un nuovo luminoso riflesso sulla morale e sui costumi della piccola nobiltà terriera dell'Inghilterra del XIX secolo...
Qui, per la prima volta, troveremo le lettere scritte dall'oltremodo fiero e caparbio Mr Darcy, che coprono gli eventi che cambiarono la sua vita e lo segnarono, dalla morte del padre all'amministrazione della sua tenuta di Pemberley in Derbyshire, fino al suo conflittuale corteggiamento della vivace, intelligente e deliziosamente volitiva Elizabeth Bennet. Per quanto ci provi, egli non riesce a negare la sua attrazione per questa donna dai begli occhi, dallo spirito giocoso, dall'intelligenza autonoma... e con una famiglia imbarazzante che è onestamente e totalmente inferiore a lui. Ma è Elizabeth che detiene il controllo dei destini di entrambi e le sue sorprese cambieranno ancora una volta la vita di Darcy.



RECENSIONE
Caro Darcy, ti scrivo

Amanda Grange è partita dal presupposto che First Impressions, ovvero la prima stesura del famosissimo Pride and Prejudice fosse stato scritto da Jane Austen in forma epistolare. Il discorso non fa una piega, se si pensa che la Austen cominciò a scriverlo nel 1796 e nel 1797 il reverendo Austen, padre della nostra Jane, scrisse una lettera a Tomas Caldell, un editore di Londra, pregandolo di pubblicare il romanzo della figlia. 
Appena pochi anni prima, nei suoi Juvenilia, la giovane Jane aveva utilizzato spesso questa tecnica narrativa, che tanto andava di moda nel '700; molte delle sue autrici preferite, come Fanny Burney, utilizzavano la forma epistolare per narrare le loro storie. Lady Susan, scritto nel fra il 1793 e il 1795, appena due anni prima, è in forma epistolare.



Il titolo  First Impressions ― fu poi cambiato in seguito alla pubblicazione di un romanzo omonimo di Margaret Holford nel 1801. Per il resto pochissimo si sa di questa prima versione, tanto che Beth Pattillo è arrivata a ideare, nel suo romanzo Mr Darcy Broke My Heart (che abbiamo letto nel GdL di dicembre 2012) una sorta di setta massonica, The Formidables, che si tramanda da decenni i manoscritti di Jane Austen che non sono stati resi pubblici. E la storia del suo First Impressions era totalmente diversa da quella di Orgoglio e Pregiudizio.



Dear Mr Darcy di Amanda Grange è dunque una possibilità plausibile, tenendo conto che anche Elinor e Marianne, la prima versione di Sense and Sensibility, pare fosse scritto in forma epistolare. 
Ma la Grange aveva dei grossi problemi da superare per la stesura di questo retelling. Innanzi tutto, doveva cercare di scrivere qualcosa di originale: troppo banale riscrivere la storia sotto forma di lettera anziché con i consueti dialoghi e le sequenze narrative di Jane Austen e troppo noioso sia per chi aveva già scritto il retelling dal punto di vista del protagonista maschile (Darcy's Diary), sia per chi, come noi Lizzies aveva già letto di tutto, di più.




E dunque la Grange inizia a narrare la storia di Darcy e di Lizzy partendo da quattro anni prima le vicende di Pride and Prejudice, tenendo presente che per Il Diario di Mr Darcy la Grange ha scelto di far iniziare gli eventi a settembre 1799 e farli concludere a fine 1800, mentre è generalmente accettato per convenzione che la storia narrata in Pride and Prejudice inizi nel 1811 e termini a Natale 1812, in modo che risulti appena terminato a gennaio 1813, quando il libro viene pubblicato.

Johann Ender (1793-1854) Woman at her writing desk

In Dear Mr Darcy vediamo Mr Darcy senior ancora vivo, che prega il figlio di trovare una moglie adatta a lui e leggiamo la prima visita a Pemberley di Caroline e Louisa Bingley (leggeremo del suo matrimonio con Mr Hurst all'interno della storia) e le loro contese per attrarre l'interesse dell'amico del fratello e diventare padrone di Pemberley.
Da Caroline Bingley a Mrs Bingley
Londra, 28 Luglio


Mama,


Louisa e io andremo a Pemberley! Pemberley! Una delle più raffinate tenute in Inghilterra. Come mi invidieranno i miei amici. Sono sicura che Miss Darcy sarà deliziosa quanto lo è suo fratello. Charles dice che è qualche anno più giovane di Mr Darcy, ma meglio così. Io e Louisa siamo certe che la ameremo alla follia. Suona il pianoforte e l’arpa, il che significa che avremo molte occasioni per suonare duetti con lei e per cantare mentre lei suona; e ovviamente anche noi suoneremo mentre lei canta. Che meraviglia sarà trascorrere l’estate nel Derbyshire! L’invito è solo per una settimana, ma voi non dovete aspettarci troppo presto di ritorno nello Yorkshire, dal momento che sono sicura che ci renderemo indispensabili a Mr Darcy e a sua sorella e così entrambi ci pregheranno di fermarci ancora.

A proposito, abbiamo fatto spese, come potrete immaginare, dal momento che siamo ben determinate ad apparire al meglio.. Pensate solo questo: l’anno prossimo in questo periodo potrei essere Mrs Darcy e voi verreste a farmi visita a Pemberley. Vi scriverò senz’altro spesso e vi farò sapere tutto al riguardo.

La vostra rispettosa figlia,
Caroline
Louisa Bingley a Mrs Bingley
Londra, 31 Luglio

Mama,

vorreste parlare seriamente a Caroline? Continua a dire che non devo attrarre l’attenzione di Mr Darcy, che non devo risvegliare il suo affetto quando andremo a Pemberley. Dice che è lei quella destinata a Mr Darcy, è una sua ferma convinzione, ma è assurdo: non lo ha neanche incontrato. Io sono la più grande e quella che ne ha più diritto, quindi non capisco perché dovrei tralasciare la possibilità di accaparrarmi Mr Darcy. Da ciò che dice Charles si tratta di un uomo molto ricco e avvenente. Caroline può continuare a dire che sono bell’e impegnata con Mr Hurst, ma Mr Hurst non si è ancora proposto ed è talmente pigro che potrebbe non riuscire a raccogliere le energie per farlo. Vi prego, Mama, scrivetele, e fatelo appena ricevete questa mia. 

La vostra affezionata figlia
Louisa
Mrs Bingley a Caroline Bingley
Yorkshire, 2 Agosto 

Mia cara ragazza,

Lo so che conquistare questo Mr Darcy è il tuo scopo, e c’è poco da meravigliarsi se è ricco e attraente come dici tu, ma se dovesse accadere che si invaghisca di Louisa, lascialo a lei. Saremo ugualmente ospiti a Pemberley.

La tua madre adorante.
Un altro problema da superare per Amanda Grange era quello di narrare tutti gli episodi del romanzo, anche quando i personaggi coinvolti erano presenti sulla 'scena', e dunque non era possibile che uno di essi scrivesse a un altro per raccontare vicende che aveva vissuto personalmente.




Ecco che la Grange inserisce Lady Adelaide e Maud Fitzwilliam, rispettivamente madre e sorella del colonnello, che si prendono cura di Georgiana alla morte del padre e che danno numerosi consigli al nostro protagonista; Philip Darcy, un cugino che abita in Cumbria, che mostra tutto l'orgoglio della famiglia Darcy nelle sue lettere; Mrs Bingley, con la sua numerosa famiglia nello Yorkshire ancora legata al commercio; ma soprattutto la famiglia Sotherton.



La Grange strizza l'occhio a Persuasione e contemporaneamente trova l'espediente ideale per una fitta corrispondenza che si instaura fra le signorine Bennet, Charlotte Lucas e le tre esponenti femminili di questa famiglia. I Sotherton sono i proprietari di Netherfield Park, che sono stati costretti, a causa della vita dedita al gioco e all'alcol del padre, ad affittare la casa (a Mr Bingley) e ad andare a Bath. Da qui le tre ragazze scriveranno alle loro amiche più care, regalandoci delle pagine divertentissime. E sì, perché le lettere fra Mary Bennet e Lucy Sotherton, le Donne Istruite, come si vogliono far chiamare, sono i siparietti più esilaranti dell'intero libro: un misto di petulanza, boria, ignoranza e creduloneria che Mr Collins al confronto sembra un principiante. E qui la Grange ne approfitta per fare l'occhiolino anche a Catherine Morland, sebbene l'eroina di Northanger Abbey fosse sicuramente molto meno stupida di Lucy e Mary riguardo ai romanzi gotici, che le due giovani scambiano per affidabili testi storici!


Ruby Bentall -  Mary Bennet Lost in Austen 2008
Addirittura Kitty e Lydia, nelle loro lettere a Elinor, la più piccola delle sorelle Sotherton, quella più vicina a loro non solo per età, ma anche per indole, arrivano a prendere in giro Mary e a correggerla quando scrive scrive sonatta con due t!



Infine Susan Sotherton, la più grande, amica di Jane, Lizzy e Charlotte, scrive a tutte e tre le giovani e diventa confidente di Elizabeth sia nel frangente della prima dichiarazione di Darcy, che nella sua lettera esplicativa. Sebbene queste lettere mi abbiano fatto storcere il naso ― dubito che Lizzy potesse mai rivelare a nessuno l'intero contenuto della dichiarazione e della lettera  capisco che la Grange dovesse pur trovare un modo per farci conoscere e i fatti, e lo stato d'animo della nostra eroina, tenendo presente che aveva scelto di non inserire nel testo la lettera di Darcy. E chi meglio di un'amica lontana da Meryton, dunque, a cui era impossibile che scappasse una parola con altri, a meno che non volesse deliberatamente violare la promessa di massima segretezza fatta a Lizzy?



Vengono introdotti anche i due personaggi che saranno i futuri mariti di Kitty e Mary, secondo le volontà espresse da Jane Austen alle sue nipoti e a Cassandra. La Grange vi allude solamente: i loro nomi sono menzionati nelle lettere delle due giovani, riportando qualcosa che ciascuno di loro ha detto o ha fatto, ma si capisce già come andrà a finire.

I caratteri dei personaggi vengono mantenuti inalterati, fedeli a quelli di Jane Austen. Bellissime le lettere di George Wickham, indirizzate sia a Darcy  con il quale mantiene toni diplomatici e adulatori, per cercare di ricavare quanto più può e mantenere celata la sua vera natura  che con Belle (Mrs Younge) e il suo amico Matthew Parker, con i quali scrive liberamente, rivelando la sua doppiezza e il suo opportunismo, che lo fanno apparire quasi un Lady Susan con i pantaloni.

Un retelling da gustare lettera dopo lettera, personaggio dopo personaggio, per un'interpretazione originale ma fedele alla storia del nostro amatissimo Pride and Prejudice.



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4 commenti:

  1. Recensione molto interessante, ma perdonatemi se il mio commento si concentrerà su qualcosa che non c'entra niente, ma io non lo sapevo: Mary si sposa?!?!

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    1. Sì, Phoebes, Jane Austen disse che Mary si sarebbe sposata con un impiegato dello zio Philips a Meryton (come zia Philips aveva fatto prima di lei, visto che il padre di Mrs Bennet, Mr Gardiner, era avvocato a Meryton) ;)

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    2. Non lo sapevo!! Grazie dell'info! Ero convinta la povera Mary sarebbe rimasta zitella!

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    3. Sì, Phoebes, come si può leggere nel capitolo 10 di Ricordo di Jane Austen di James Edward Austen-Leigh,

      In questo modo familiare apprendemmo che Miss Steele non ebbe mai successo nell'accalappiare il dottore; che Kitty Bennet aveva fatto un matrimonio soddisfacente con un ecclesiastico vicino a Pemberley, mentre Mary non aveva otte-nuto nulla di più di uno degli impiegati dello zio Philip, e si era accontentata di essere considerata una protagonista della vita sociale di Meryton (Traduzione di Giuseppe Ierolli)

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"È solo un romanzo...o, in breve, un'opera in cui i più grandi poteri della mente vengono esercitati, in cui la più profonda conoscenza della natura umana, la più felice delineazione della sua varietà, le più vivaci effusioni di arguzia e umorismo sono trasmesse al mondo nel miglior linguaggio possibile."

L'Abbazia di Northanger

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