I Watson. Seguito da Emma Watson di Jane Austen e Jane Aiken
sarà ad aprile sugli scaffali delle nostre librerie in Italiano, edito da TEA!
Si tratta del frammento di un romanzo cominciato da Jane
Austen intorno al 1803, ed abbandonato nel 1805 alla morte del padre. Un motivo
per questo abbandono potrebbe essere stato proprio questo.
Il padre della protagonista Emma Watson era gravemente ammalato nei capitoli introduttivi del libro e Jane Austen aveva confidato alla sorella Cassandra che sarebbe morto nel corso del libro. Probabilmente le sembrò che questo fosse stato un cattivo auspicio, un presagio della morte effettiva di suo padre, che forse la spinse ad abbandonare il romanzo. In seguito però riprese molte delle idee abbozzate in questo frammento, e ritroviamo molte situazioni, tipologie di personaggi, e perfino nomi (Emma sarà il nome di un’altra protagonista infatti) nei suoi successivi romanzi.
Il padre della protagonista Emma Watson era gravemente ammalato nei capitoli introduttivi del libro e Jane Austen aveva confidato alla sorella Cassandra che sarebbe morto nel corso del libro. Probabilmente le sembrò che questo fosse stato un cattivo auspicio, un presagio della morte effettiva di suo padre, che forse la spinse ad abbandonare il romanzo. In seguito però riprese molte delle idee abbozzate in questo frammento, e ritroviamo molte situazioni, tipologie di personaggi, e perfino nomi (Emma sarà il nome di un’altra protagonista infatti) nei suoi successivi romanzi.
Jane Austen fiction manuscripts |
La
protagonista, Emma, che torna a casa dopo una lunga assenza, in seguito al
secondo matrimonio della zia vedova presso cui viveva, sembra Jane Fairfax che
ritorna ad Highbury dalla zia, Miss Bates, in seguito al matrimonio di Miss
Campbell con Mr Dixon, che guarda caso, è proprio irlandese come il Capitano
O’Brien, che ha sposato la zia di Emma.
Lord
Osborne viene presentato come un prototipo di Mr Darcy, Tom Musgrave di Henry
Crawford (nonostante abbia anche alcune caratteristiche di John Thorpe), Mrs
Robert Watson (Jane) sembrerebbe una miscellanea di Mrs Elton e Fanny Dashwood,
sebbene la Austen non abbia fatto in tempo a presentarcela completamente sotto una cattiva luce (ma ha già chiamato la figlia Augusta – nome di Mrs Elton – e si rivolge a suo
marito come Mr W.).
E
anche le situazioni sono “familiari”, come quando Emma “salva” il piccolo
Charles Blake, che era stato abbandonato dalla sua dama per i due balli
successivi (Mr Knightley che va in soccorso di Harriet Smith), o quando sempre
la protagonista ascolta per sbaglio da un uscio socchiuso uno scambio di
battute fra Lord Osborne e Mr Musgrave sull’opportunità di invitarla a danzare
(Mr Darcy e Mr Bingley al ballo di Meryton).
Possiamo
quindi consolarci della perdita di questo romanzo pensando che, se ci fosse
stato, non ci sarebbero stati gli altri romanzi, o molte scene sarebbero state
diverse, perché Jane Austen avrebbe evitato di ripetersi. Sicuramente non ci
sarebbe stato Emma: l’eroina avrebbe
come minimo avuto un diverso nome di battesimo!
Il
frammento de I Watson, che non aveva titolo né capitoli, fu pubblicato per la
prima volta dal nipote di Jane Austen, James-Edward Austen-Leigh, nella seconda edizione
della sua biografia della zia: A Memoir of Jane Austen, 1871, con questo titolo, che probabilmente non
sarebbe stato quello scelto da Jane
Austen.
Ci sono stati diversi tentativi di completare l’opera:
prima Catherine Hubback, la nipote di Jane Austen completò e pubblicò il romanzo a metà del XIX secolo con il titolo The Younger Sister (La sorella più giovane); John Coates pubblicò il romanzo completato nel 1957. Laura Wade sta curando un adattamento per il teatro ed Helen Baker ha pubblicato nel 2008 The Watsons, by Jane Austen and Another Lady.
prima Catherine Hubback, la nipote di Jane Austen completò e pubblicò il romanzo a metà del XIX secolo con il titolo The Younger Sister (La sorella più giovane); John Coates pubblicò il romanzo completato nel 1957. Laura Wade sta curando un adattamento per il teatro ed Helen Baker ha pubblicato nel 2008 The Watsons, by Jane Austen and Another Lady.
La versione del 2008 di Helen Baker |
Joan Aiken prende il romanzo
esattamente dove Jane Austen lo aveva lasciato, introducendo un nuovo
protagonista e conclude la storia in modo che possa soddisfare gli estimatori
della Austen.
E TEA ad Aprile 2011 pubblicherà la traduzione di questo
romanzo scritto a quattro mani da Jane Austen e Joan Aiken, un appuntamento imperdibile
per i fan di Jane Austen!
SCHEDA LIBRO
Sinossi: Emma Watson, dopo quattordici
anni trascorsi lontano dalla sua famiglia, fra gente che ama e rispetta, torna
a casa. Nella sua famiglia regna una meschina gelosia, suo padre è ammalato ed
i suoi fratelli sono uomini di scarsa intelligenza. Emma sopporta il tutto con
la forza d’animo e lo spirito di una vera eroina di Jane Austen, aspettando
ansiosamente il giorno in cui l’amabile ed affascinante Capitano Fremantle
tornerà per sistemare tutto.
Nel caso non riusciste ad aspettare
Aprile, vi consigliamo di iniziare a leggere il frammento di Jane Austen, che
già è stato pubblicato in Italia da Newton Compton e nell’edizione Ilmiolibro tradotta da Giuseppe Ierolli.
L'edizione Newton Compton |
Potete leggere la traduzione di Giuseppe Ierolli anche online a questo LINK
L'edizione Ilmiolibro, tradotta da Giuseppe Ierolli |
Se invece volete gustare Joan Aiken assieme a
noi, vi consigliamo di continuare a festeggiare il Sense and Sensibility Anniversary,
dato che il prossimo Gruppo di Lettura in programma sarà proprio Eliza’s daughter,
sequel di Ragione e Sentimento scritto appunto da Joan Aiken.
E
speriamo che TEA traduca tutti i sequel di questa prolificissima scrittrice,
che ce ne ha regalati ben sei (casualmente proprio lo stesso numero di romanzi
di Jane Austen), prima di scomparire nel 2004.
☞ I Watson sul sito di Giuseppe Ierolli
☞ Sezione del sito di Joan Aiken dedicato ai sequel di Jane Austen
☞ Galleria Ritratti: Joan Aiken
☞ Sezione del sito di Joan Aiken dedicato ai sequel di Jane Austen
☞ Galleria Ritratti: Joan Aiken
Che bella notizia! Sono contenta che TEA stia iniziando a volgere lo sgardo anche al di là dei due/tre autori pubblicati sino ad ora. Spero in particolare che pubblichino in Italia al più presto Dearest Cousin Jane di Jill Pitkeathley su cui nutro grande curiosità (se non altro un punto di vista diverso ancora non esplorato, ossia quello di Eliza de Feuillide). Io che non ho per nulla forza di volontà quando si tratta di JA intanto me lo prendo in inglese e vi saprò dire...
RispondiElimina@ML: anche a noi interessa tantissimo il libro della Pitkeathley. E' nell'elenco dei prossimi acquisti! ;)
RispondiEliminaMeravigliosa notizia ^^ io ignoravo del tutto questo frammento, sarà un piacere ricoprirlo insieme :) condivido subito!
RispondiEliminaChe bella notizia!! Sono proprio contenta! :))
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