giovedì 24 maggio 2012

Galleria Ritratti | Pamela Aidan

Pamela Aidan è cresciuta in un piccolo paese alla periferia di Philadelphia, in Pennsylvania. Dopo il diploma di scuola superiore, desiderava diventare insegnante di storia, ma poi ha deciso di specializzarsi in Scienze Bibliotecarie dopo il suo primo anno di università. In seguito si è guadagnata una laurea specialistica in Bibliotecaria e Scienze dell'Informazione all'Università dell'Illinois di Urbana-Champaign e ha lavorato come bibliotecaria in numerosissime sedi per oltre trent'anni. 
Oltre a scrivere e a gestire la casa editrice Wytherngate Press, è il direttore della Biblioteca Municipale di Liberty Lake, ad est dello Stato di Washington, a breve distanza dall'Idaho, dove abita. 
Con il suo attuale marito ha sei figli, tre a testa dai precedenti matrimoni e, finora, sei nipoti. Ama suonare duetti con il marito alla chitarra o al pianoforte e lei al dulcimer (uno strumento musicale a corde pizzicate o percosse), cantando. Con lui condivide tutto, in particolare libri, film e viaggi: è il suo miglior critico e il più grande sostenitore.

Ha pubblicato tre romanzi: 
La Trilogia di Fitzwilliam Darcy, Gentiluomo:
☞  Per orgoglio o per amore (TEA, 2009 - An Assembly Such as This 2003) 
☞  Tra dovere e desiderio (TEA, febbraio 2010 Duty and Desire 2004) 
☞  Quello che resta (TEA, maggio 2010 These Three Remain 2005) 

e un romanzo breve
A Lesson in Honour (Young Master Darcy) 2010 

Inoltre ha pubblicato il racconto
☞  The Riding Habit
nella raccolta Jane Austen Made me Do It (2011)

2 commenti:

  1. Ho adorato la Trilogia su Darcy, l'ho trovata veramente ben costruita e fedele a Orgoglio e pregiudizio. In più mi ha fatto innamorare ancora di più di Darcy :-)
    Io continuo a sperare che la Aidan crei un romanzo intorno al personaggio di Lord Dyfed Brougham, che ho trovato splendido. Come altrettanto splendido e geniale è Fletcher! Due personaggi riuscitissimi

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  2. La mia è un'opinione un po' impopolare, ma a me questa trilogia non è piaciuta granché. Per essere precisi non ho apprezzato il modo in cui è stato caratterizzato Darcy: secondo me ne esce il ritratto di un personaggio debole e nemmeno troppo dignitoso e questa non è l'idea che mi dà in Orgoglio e pregiudizio.

    Non so se qualcuno ha mai letto Cecilia di Frances Burney (1782), ma il Darcy della Aidan mi sembra un po' la parodia del giovane Delvile e parlo di parodia perché Mortimer Delvile, in tutta la sua insicurezza e volubilità, mantiene per lo meno una dignità.

    Per il resto, credo che i libri della Aidan siano ben scritti, è solo il personaggio di Darcy che non è riuscito a convincermi.

    Per quanto sia improbabile, anch'io spero in uno spin off dedicato a Lord Dyfed Brougham.

    RispondiElimina

"È solo un romanzo...o, in breve, un'opera in cui i più grandi poteri della mente vengono esercitati, in cui la più profonda conoscenza della natura umana, la più felice delineazione della sua varietà, le più vivaci effusioni di arguzia e umorismo sono trasmesse al mondo nel miglior linguaggio possibile."

L'Abbazia di Northanger

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